Gioventù alla deriva…

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di Raffaella D’Adderio

prediciottesimo

 

In principio erano il motorino, la vacanza con gli amici… quel regalo chiesto come ricompensa dei sacrifici scolastici. Ora è il video per il “prediciottesimo”, le costosissime rate dei prestigiosi campus americani: regali e simboli del culto della vanità. A essi fanno tristemente seguito consuetudini sfrenate, anticamera di un’adolescenza vissuta nel no-sense. La vetrina di YouTube, in questa direzione, unisce paesi italiani e internazionali. In Sicilia è nato l’innocuo (ma non meno disdicevole) fenomeno del “prediciottesimo” presente sul web con 800 video: sono videoclip di venti minuti girati da professionisti (lautamente unti con la cifra di 1000 euro) in cui il “pre-maggiorenne” si fa immortalare in pose sexy e ammiccanti a imitazione delle più avvenenti celebrità. Una usanza a beneficio delle tasche di fotografi e addetti ai lavori e orgoglio inspiegabile di papà e mamme che addirittura pagano (non poco) per dare in pasto alla macelleria mediatica i loro pargoli privi di talento. E’ una sorta di rito iniziatico per accedere al mondo “dei grandi”. Sempre come iniziazione, ma più macabra e brutale, è la pratica a cui sono sottoposte le matricole dei colleges americani. Essa ha a che fare col nonnismo militare più becero, è l’“hazing” e non si risolve in una simpatica goliardata. Questo fenomeno è contrastato da tempo negli States: 40 stati su 50 hanno leggi anti-hazing. Eppure, negli ultimi 8 anni, molti giovani studenti sono morti perché vittime di riti orgiastici e di magia nera, di violenze e abusi di vario tipo consumati all’interno dei famosi istituti. I dormitori sono descritti come stanze dell’orrore: caproni che pascolano per i corridoi in attesa di riti satanici, puzzo di vomito tra gli indumenti ammassati nelle stanze, ragazze giocate alla lotteria come nei bordelli, altre stuprate nelle loro camere. Un bollettino raccapricciante: alcuni studenti deceduti perché lasciati nudi, in pieno inverno e in un bagagliaio a bere 42 lattine di birra e 5 di vino prima di essere liberati; sette trapianti di pelle a una studentessa che, non concedendosi, è stata bersagliata nuda per 15 ore da lanci di uova. Terribili consuetudini che aprono la strada ad altre. Di recente, prima nei campus inglesi e francesi e ora in Italia s’è diffusa la moda di sballarsi “bevendo vodka e altri superalcolici con gli occhi”. E’ un rituale masochistico che prevede di versarsi alcol direttamente nei bulbi oculari per la cosiddetta ubriacatura rapida che ha il nome di eyeballing e conseguenze dannose per la vista.

 

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