Assunta Legnante a Macerata

Print Friendly, PDF & Email

L’atleta medaglia d’oro è stata

tra noi per un’amicizia d’oro

 

legnante-gruppo

 

La notizia è di pochi giorni fa, passata al volo su facebook: a Macerata abbiamo avuto la graditissima visita di Assunta Legnante, medaglia d’oro alle paralimpiadi di Londra nella specialità del lancio del peso femminile, gara in cui ha migliorato anche il record mondiale lanciando l’attrezzo a 16,74 metri. Straordinaria! E’ stata ospite della Compagnia dei Picari che l’ha accolta nella sede di Sforzacosta con una festa in piena amicizia. Appena ha fatto il suo ingresso è partito in onore di Assunta l’inno d’Italia, poi tutti insieme hanno cantato per lei We are the champions. Momenti emozionanti a detta di chi ha avuto la fortuna di esserci. C’è stato quindi il taglio di una torta realizzata a somiglianza della medaglia d’oro vinta da questa eccezionale atleta, che è stata presto attorniata da tutti e subissata di complimenti e di manifestazioni di affetto. Ma… chi l’ha portata a Macerata? Ce l’ha condotta una bella e profonda amicizia, quella che ha da tempo con Barbara Manconi che ce ne da testimonianza.

legnante-con-barbara“Chi trova un amico trova un tesoro – afferma Barbara – e posso dire che ho trovato una grande amica d’oro!”

Come vi siete conosciute? “Nel momento più brutto della mia vita e nella solitudine più totale, quale cosa può sembrare più ovvia che quella di avviare una conversazione in una chat, per colmare quei vuoti che erano talmente profondi da far mancare il fiato? Esmeralda era il mio nik name, ispirato al personaggio del musical Notre-Dame de Paris; entrai e mi misi a guardare come funzionava questo nuovo mondo virtuale. In quel marasma di lettere, parole e icone mi imbattei in un personaggio molto particolare, una ragazza che accentrava tutto e tutti con battute, a volte sarcastiche e che non poteva non suscitare curiosità. Nel tempo riuscii a inserirmi in quei serratissimi incroci di parole e conobbi virtualmente Assu78. Quasi subito, per uno scontro di punti di vista, riuscimmo, sempre virtualmente, a fare una litigata pesantissima!”

Poi vi siete spiegate? “Successivamente, per eventi favorevoli, – continua a raccontare Barbara Manconi – riuscimmo a riappacificarci e subito dopo in occasione di una cena di chat decidemmo di conoscerci. La vidi scendere dalla macchina. Una ragazzotta di 120kg distribuita in ben 196 centimetri! Rimasi piacevolmente impressionata e sprofondammo in un abbraccio sincero. Da quella sera il vuoto che avevo dentro fu colmato da una splendida amicizia che dura ormai da 5 anni durante i quali abbiamo condiviso molte situazioni, belle e brutte ma sempre mano nella mano”. Come ha affrontato Assunta la sua tragedia? “Qualche tempo fa, Assunta, la mia Amica del cuore, è diventata cieca. Il dolore, lo smarrimento e la rinascita. Tutto in una ragazza forte e caparbia che ha sempre fatto dei suoi disagi una virtù. Ora la cecità l’ha trasformata in una campionessa paralimpica”.

Cosa hai provato quando ha vinto l’oro? “Vederla quel giorno in televisione – ci dice emozionata Barbara – con quella medaglia d’oro al collo mi ha riempito il cuore di gioia; finalmente la riscossa di una vita di sacrifici, finalmente leggevo la gioia in quegli occhi apparentemente privi di luce ma brillanti come diamanti!”

Un tuo messaggio per la nostra campionessa? “Grazie di esistere Amica mia. Grazie di continuare a condividere con me l’emozione dell’amicizia. Ieri, ora, per sempre…”.

Cinzia Zanconi

 

A 5 persone piace questo articolo.

Commenti

commenti